2 maggio 2014, il massacro di Odessa – Noi non dimentichiamo!
Il 2 maggio 2014 gruppi paramilitari fascisti e nazisti assaltarono la Casa dei Sindacati di Odessa, in Ucraina, dandole fuoco. Nell’incendio e sotto i colpi di bastone e di arma da fuoco, perirono 42 giovani e lavoratori, militanti di organizzazioni comuniste e antifasciste.
Su questo eccidio è in corso una vera e propria riscrittura della storia, non solo sui media occidentali ma anche su siti “indipendenti” come Wikipedia dove si può leggere che quel giorno ad Odessa si verificarono “violenti scontri armati fra fazioni di militanti filo-russi e di sostenitori del nuovo corso politico ucraino”.
Anche a sinistra regna grande confusione. Alcune settimane fa una delegazione della Cgil si è recata a Odessa e si è fatta fotografare, come se niente fisse accaduto, davanti alla Casa dei sindacati. oltretutto assieme a esponenti della Federazione dei sindacati ucraini (Fpu) che al congresso della Cisl del maggio 2022 glorificavano l’esercito di Kiev.
Come potrete verificare dal documentario, si trattò di un attacco deliberato di natura squadrista ai giovani e ai lavoratori antifascisti che avevano l’unico torto di difendere la Casa dei sindacati.
A oggi questo crimine è ancora impunito. Sempre nel video, realizzato poco dopo la strage, venivano evidenziate le collusioni tra i neonazisti e l’apparato dello Stato ucraino. Collusioni che si sono cementate nel corso degli anni e che sono state decisive nella ricostruzione dell’esercito di Kiev dopo la guerra civile del 2014.
Il nostro ricordo dei 42 martiri vive nella lotta contro fascismo e capitalismo!
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