Grecia: Intervista a Panagiotis Kolovos, candidato ad Atene per il nuovo partito Unità Popolare

Rivoluzione N° 7
19 Settembre 2015
Lezioni dalla Grecia
21 Settembre 2015
Rivoluzione N° 7
19 Settembre 2015
Lezioni dalla Grecia
21 Settembre 2015
Mostra tutto

Grecia: Intervista a Panagiotis Kolovos, candidato ad Atene per il nuovo partito Unità Popolare

Domenica 20 settembre la Grecia va alle elezioni in seguito alle dimissioni di Tsipras dopo aver sottoscritto il programma di austerità richiesto dalla Troika. Questo ha provocato una scissione nel suo partito, SYRIZA, con la scissione dell’ala sinistra che ha dato vita a Unità Popolare, il nuovo partito guidato da Lafazanis.

Abbiamo intervistato , Panagiotis Kolovos, candidato ad Atene alle prossime elezioni per Unità popolare, dirigente della Tendenza Comunista la quale ha lasciato SYRIZA ed è tra i gruppi co-fondatori del nuovo partito.

 

Potresti descrivere lo stato d’animo nella società greca dopo che Tsipras ha accettato l’ultimo memorandum?

panagiotis-kolovos copy copyNella settimana precedente e nei giorni dopo il referendum, nella società greca era presente un ambiente pre-rivoluzionario. C’era una acuta polarizzazione di classe, da una parte la paura e dall’altra e la speranza e uno stato d’animo combattivo. Subito dopo l’accettazione del nuovo memorandum, questo stato d’animo è cambiato rapidamente. Negli strati più avanzati c’era la sensazione di essere stati traditi. In generale ci si è diffusa una sensazione di delusione e di ritirata. La cosa peggiore è che la leadership di Syriza è stata responsabile nel convincere ampi settori degli settori più bassi della società che non esiste alcuna alternativa contro l’austerità e il memorandum.

 

Qual è lo stato d’animo tra gli attivisti di sinistra (membri di Syriza ed ex-Syriza, del KKE e i giovani di sinistra)? In generale qual è lo stato d’animo tra i giovani?

La delusione è lo stato d’animo dominante tra gli attivisti di SYRIZA. Ritengono di essere stati traditi dai loro dirigenti. Quasi la metà dei membri del partito lo hanno lasciato, alcuni dei quali per unirsi alla nuova coalizione di “Unità Popolare” (che si basa sulla piattaforma di sinistra di SYRIZA, insieme a tendenze più piccole o parti di esse alla sinistra di SYRIZA, oltre che ad alcune organizzazioni di ANTARSYA e altri gruppi minori di sinistra). Anche coloro che rimangono nel partito sono delusi e rimangono solo a causa della paura che le cose andranno ancora peggio se la destra vincesse le elezioni. Quelli che hanno lasciato SYRIZA e si sono uniti a Unità Popolare mantengono uno stato d’animo combattivo, perché hanno un punto di riferimento e uno strumento per l’azione. Quelli che non ce l’hanno, sono delusi e hanno fatto un passo indietro, non partecipando, per ora,  al movimento. I membri del KKE hanno una fiducia maggiore nella propria dirigenza, perché sentono che i loro leader hanno detto la verità e hanno preso una posizione chiara. Così il tradimento della leadership di Syriza ha un po’ rafforzato l’autorità della leadership del KKE così come gli atteggiamenti settari degli attivisti del KKE. In generale, i giovani hanno votato a stragrande maggioranza NO nel referendum e hanno un sentimento di delusione e frustrazione contro i partiti politici, compresi quelle di sinistra. Anche se una buona parte di loro vota ancora per la sinistra (KKE, Unità Popolare oltre che ANTARSYA), una parte ancora maggiore non parteciperà alle elezioni.

 

Sei candidato per Unità Popolare. Qual’ è la tua posizione? Quali sono i punti principali del programma del partito? Pensi che questo sia sufficiente per risolvere la crisi?

Io sono uno dei candidati per l’Unità Popolare nella zona di Atene. I punti principali del programma del partito sono: la cancellazione del debito pubblico, l’uscita della Grecia dalla zona euro e una rottura con la politica dell’Unione europea (compresa l’uscita dall’eurozona tramite referendum, se necessario), la nazionalizzazione delle banche sotto il controllo dei lavoratori e del “popolo”, la cancellazione del debito degli strati poveri della società con le banche, la nazionalizzazione dei “settori strategici” dell’economia sotto il controllo dei lavoratori e del ” popolo”, la radicale trasformazione democratica dello stato  e il potere al popolo attraverso un’assemblea costituente. Questo programma, anche se è migliore di quello di SYRIZA e va nella giusta direzione, è insufficiente. La crisi non può essere risolta sulla base del capitalismo. Dovremmo aggiungere al programma la nazionalizzazione di tutte le grandi imprese sotto il controllo dei lavoratori con la pianificazione centralizzata e democratica di tutta l’economia. Dobbiamo anche introdurre una riduzione dell’orario di lavoro volta all’ottenimento di un posto di lavoro per tutti i disoccupati, il che è possibile solo in un’economia pianificata. Dovremmo introdurre l’espropriazione delle proprietà della Chiesa e dei ricchi, in modo da rispondere alle esigenze immediate dei classi più povere. Dobbiamo anche introdurre delle modifiche nello stato tali da cambiare la sua natura di stato borghese. Tali modifiche dovrebbero essere l’abolizione della polizia che verrebbe sostituita dalla formazione di una milizia popolare, un cambiamento nella struttura militare con ufficiali eletti e revocabili dalle assemblee dei soldati, la possibilità di eleggere e revocare ogni funzionario statale e limitare il salario dei funzionari statale a quello medio dei lavoratori. Questo significa un’economia pianificata e uno stato operaio che comincerebbe a instaurare il socialismo. C’è anche bisogno di introdurre nel programma parole d’ordine internazionaliste, come ad esempio gli Stati Uniti Socialisti d’Europa al posto della UE, per dimostrare la via da seguire ai lavoratori dell’Europa, perché il socialismo non può essere costruito solo all’interno dei confini della Grecia. Possiamo cominciare in Grecia, ma poi si deve diffondere nel resto dell’Europa.

 

Cosa pensi che accadrà alle elezioni?

Prima di tutto penso che alle elezioni ci sarà un alto livello di astensione. SYRIZA resterà il primo partito nelle grandi città e nelle zone operaie, ma perderà una parte significativa dei suoi sostenitori tra i lavoratori ei giovani. SYRIZA non può scomparire da un momento all’altro, sebbene la sua degenerazione e il suo declino saranno molto rapidi nei prossimi mesi o nel giro di pochi anni. Non si sa se il primo partito sarà SYRIZA o Nuova Democrazia, ma ci sarà solo una piccola differenza. Non è chiaro quanti partiti entreranno parlamento. Il KKE farà piccoli guadagni, a causa delle tattiche settarie della sua leadership, e anche Unità Popolare non avrà grande sostegno, perché in questa fase non offre una soluzione di governo agli occhi delle masse. Unità Popolare potrebbe ottenere più voti rispetto al KKE, ma in questo momento non più del 10%. Purtroppo, i fascisti di Alba Dorata manterranno il loro sostegno e potrebbe anche guadagnare voti tra gli elementi della piccola borghesia e  del sottoproletariato delusi da SYRIZA. Inoltre alcuni partiti di destra più piccoli, come ANEL, Potami e anche l’Unione dei centristi potrebbero forse entrare in parlamento. Il prossimo governo sarà molto probabilmente un governo di coalizione, di SYRIZA con il Pasok e Potami – e anche Nuova Democrazia, se necessario – o di Nuova Democrazia con altri partiti (compresa SYRIZA). Ma chiunque sarà alla guida della coalizione, porterà avanti più o meno lo stesso programma, cioè il memorandum e le politiche dettate dagli imperialisti europei.

 

Che cosa hai da dire ai lavoratori e ai giovani di tutta Europa?

Vorrei dire loro che devono studiare le lezioni della Grecia. Per prima cosa come i lavoratori greci hanno già capito e gli operai negli altri paesi europei stanno cominciando a capire, il capitalismo è orrore senza fine. Nei prossimi anni l’unica forma possibile di capitalismo sarà quella che impone l’austerità, la povertà e l’eliminazione dei diritti per la classe operaia e per gli strati più poveri della società. In secondo luogo, anche se i capitalisti non hanno partiti sufficientemente forti, possono utilizzare i propri mezzi di comunicazione e il loro controllo dell’economia per fermare il tentativo dei lavoratori e dei giovani nel cercare di cambiare questa situazione, e riusciranno a mantenere lo status quo se i dirigenti della classe operaia non saranno sufficientemente coscienti della situazione e pronti ad scontrarsi con tutti i mezzi necessari. Se non sono disposti ad espropriare la borghesia, non saranno mai in grado di farla finita con l’austerità e con il sistema capitalista. I lavoratori e i giovani europei, prima di tutto gli elementi più coscienti che militano o sostengono i partiti di sinistra e i sindacati, dovrebbero cercare di creare una tale dirigenza ed adottare un programma del genere, in modo da essere all’altezza della situazione quando sarà il momento nei loro paesi. Solo un programma socialista rivoluzionario e una dirigenza all’altezza in quel dato momento, può condurre la lotta fino alla vittoria. Solo le idee del marxismo possono creare una tale dirigenza, un tale partito e un tale programma. Quindi costruite la tendenza rivoluzionaria nella sinistra e nel movimento operaio nei vostri paesi! Aderite alla TMI che si batte per questa causa!

Condividi sui social